Celebrazioni del Santo Patrono Sant'Antonio Abate,
Le parole del Provveditore
Pubblicato mercoledì 17 gennaio 2024
Saluto e ringrazio sinceramente della loro presenza Monsignor Roberto Bianchini, vicario Episcopale e le Autorità tutte, civili e militari, gli Amici rappresentanti di Istituzioni e Associazioni, i confratelli e le consorelle della nostra Misericordia e delle altre Misericordie consorelle, il rappresentante della Federazione Toscana delle Misericordie e tutti i convenuti. Usando le stesse parole dello scorso anno, vi dico che il fatto di avere accettato il nostro invito ci onora e mi dà gioia, la gioia di potere esprimere un sentimento di vicinanza fraterna a voi tutti.
Ringrazio anche coloro che ci hanno comunicato di non potere essere presenti, ma hanno inviato il loro saluto e il loro apprezzamento, In particolare il Signor Questore, la Direttrice dell’Archivio di Stato, il Presidente della Fondazione Santa Maria della Scala.
Ancora una volta possiamo ritrovarci a celebrare la festa del nostro Santo Patrono, con il rito della consegna della veste storica ai Confratelli benemeriti del servizio. Mi piace ricordare il significato simbolico di questa veste nera, col cappuccio e il Rosario alla cintura: e cioè l’anonimato e l’uguaglianza di tutti noi Confratelli e Consorelle, l’assenza della ricerca di notorietà e visibilità e l’origine della chiamata che ci chiede di liberare il nostro tempo per gli altri.
Tra il 2022 e il 2023 si sono realizzate per la prima volta, con l’intervento del Comune di Siena, su diversi tavoli, in collaborazione con le Associazioni, nel progetto “SiSienasociale”, alcune azioni di coprogrammazione e coprogettazione, previste dal Codice del Terzo Settore.
Nel 2023 in questo ambito si è vista la conclusione dell’impegno della nostra Istituzione sul tavolo dedicato a famiglie e minori, concretizzato in corsi di formazione e attività di aggregazione e svago, in centro città nello spazio “Controtempo” in via del Paradiso e in altre nostre sedi, con l’obiettivo di sensibilizzare verso situazioni di disagio sociale e di cercare di affrontarle. Molte urgenze cliniche – sanitarie sono ben rilevabili e costituiscono l’oggetto degli interventi di persone e mezzi delle Associazioni di volontariato che nella nostra Regione sono integrati nel sistema dell’emergenza urgenza. Molto più complessa è la rilevazione e altrettanto difficile l’intervento, in caso di urgenze o emergenze sociali. Sta continuando l'impegno verso l'educazione al protagonismo sano degli adolescenti con il progetto sociale finanziato dalla Regione Toscana, che si chiama appunto Controtempo, iniziato a ottobre scorso, e che prosegue in piccola parte le attività educative di via del Paradiso avviate con Sienasociale. E poi l'impegno al contrasto della violenza contro le donne con le iniziative pubbliche, gli spot radiofonici e l'apertura di uno sportello specifico per uomini autori di violenza al quale stiamo lavorando.
Non è il caso di dilungarsi troppo sulle cifre che illustrano le nostre attività. Esse sono tutte nel bilancio sociale di cui il codice del Terzo Settore prevede la pubblicazione. Comunque vorrei ricordare che i nostri mezzi, impiegati in attività soprattutto sanitarie nel 2023 hanno superato in totale i 500.000 chilometri percorsi. 72154 sono stati quelli dell’ambulanza di emergenza, quella inserita nel sistema che conosciamo come 118. I chilometri per i servizi non di emergenza, che denominiamo ordinari, sono stati 135.000 per la sede centrale e 140.000 quelli delle nostre sezioni di Taverne d’Arbia, Isola d’Arbia, San Miniato, San Rocco a Pilli e Rosia e delle consorelle del comprensorio senese. In questo ultimo anno più di 3500 chilometri sono stati quelli della protezione civile, molti dei quali per gli interventi in relazione ai noti episodi calamitosi avvenuti nella nostra regione e in Emilia Romagna. 2500 sono stati quelli dei mezzi per il trasporto di organi, destinati al trapianto di cuore e polmone e 3000 quelli dell’ambulanza per il trasporto protetto neonatale.
Oltre a questi servizi di soccorso sanitario e di trasporto appena ricordati, a cui partecipano anche i nostri autisti dipendenti, Confratelli e Consorelle volontari si dedicano a quelli rivolti alle necessità sociali: emporio solidale, punto di ascolto, volontariato penitenziario e inserimento in attività di pubblica utilità alternative alle pene, la Protezione Civile, Poi devo ricordare coloro che si dedicano ad attività interne essenziali come gli Istruttori, sempre più impegnati a seguire le nuove indicazioni normative di formazione, i medici e le infermiere volontarie, le Sorelle attive, i volontari che operano negli uffici Ispezione e amministrativi gli Operatori del servizio civile e le G.eMMe, sigla che indica i giovani della Misericordia. Il quotidiano lavoro dei Confratelli volontari della Fondazione Toscana per la prevenzione dell’usura, ha portato questo servizio a costituirsi a sua volta come Ente filantropico del Terzo Settore, col suo proprio bilancio sociale.
Qualche parola sul progetto di ristrutturazione della ex Salus in residenza sanitaria assistita, l’iter è stato lungo e faticoso ma finalmente entro il prossimo giugno sarà pronta per l’inizio dell’attività.
Subito dopo la fine della celebrazione ci sarà davanti alle Logge del Papa la benedizione dei mezzi che abbiamo potuto realizzare grazie anche al generoso contributo di benefattori.
Per tutto ciò che abbiamo realizzato, per il lavoro quotidiano e gli obiettivi futuri, devo ricordare e ringraziare per l’affetto e la dedizione, gli Operatori dipendenti e volontari, per cui mi rivolgo a loro tutti col motto della Misericordia: Iddio ne renda merito!
Il Provveditore,
Dott. Paolo Almi
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